L’attesa è terminata il 141° derby è agli ordini dello Starter. Un fine settimana degno dell’Europa che conta. Domenica pomeriggio a Capannelle sarà il pomeriggio più importante dell’anno.
A Roma ci sono quattro date che nessuno dimentica, sono i giorni in cui si disputano i derby. E perché quattro? Perché due dividono la città in parti uguali mentre gli altri due la riuniscono sotto il vessillo SPQR, quello che distingue la romanità nel mondo. Ovviamente, stiamo parlando di calcio e di ippica e noi vi porteremo al centro del Derby di galoppo.
Il 19 maggio è alle porte ed offrirà un magnifico spettacolo. Oltre alla corsa più importante dell’anno, il programma si compone di altri otto ingaggi di altissimo livello ed incertissimi. Il Montepremi distribuito in giornata sarà di oltre un Milione di Euro.
Dopo cinque mesi di duri allenamenti e gare di preparazione, al peso di 58 kg per tutti, alle ore 17.30 dinnanzi lo starter romano saranno in 15, tre in più rispetto al 140° vinto dal nostro Goldenas (in foto di copertina) su Winning spirit.
I Partenti
15 al via e la concorrenza è spietata. E possiamo già affermare che sarà una gran bella corsa. Tanti gli stranieri ma la pattuglia italiana è ben assortita e fa sperare….Al via anche il vincitore ed il secondo arrivato del Premio Parioli, Melfi e Maturlo in una sorta di rivincita dichiarata ed anche un po’ avvelenata. Rimane un dubbio, resisteranno 2.200 metri? Domenica lo scopriremo.
Noi vi mostriamo il tabellone in anteprima:

E adesso vi raccontiamo un po’ di storia: perché se c’è chi la conosce ce ne sono altrettanti che sono digiuni, noi proveremo brevemente a ripercorrerla perché senza passato, non esiste presente e tanto meno futuro. Nell’aprile 1884 partì il primo Derby di galoppo e vi presero parte 10 cavalli. Il montepremi era di ben 27.767 lire ed anche Re Umberto I vi partecipò. Furono scommesse diecimila lire, somma che per i cronisti dell’epoca fu favolosa. Sul traguardo fu Andreina a prevalere. La cavalla di Thomas Rook, il gentiluomo e fantino inglese trapiantato in Barbaricina (Pisa). Un’impresa epica aver espugnato Roma al primo tentativo, bissato alcuni anni più tardi, nel 1896 con Goldoni.
Nel 1984 in occasione del centenario fu coniato persino un francobollo (nella Foto).

Fino al 2007 la corsa si è disputata sulla distanza classica del miglio e mezzo (2.400 metri), dopo il percorso è stato accorciato di 200 metri fissandolo a 2.200 metri, ma non chiedete il perché… non si può sapere tutto!
Nel 2009 la corsa è stata declassata a Corsa di Gruppo 2, a testimonianza che la qualità italiana dei purosangue è nettamente in discesa, e se si pensa che le corse di gruppo 1 in Europa sono 83 così distribuite: 36 in Inghilterra, 27 in Francia, 13 in Irlanda e 7 in Germania ecco perché negli ultimi anni gli stranieri hanno fatto il bello e cattivo tempo nella domenica romana. Sarà così anche stavolta? Noi, da italiani veri, speriamo proprio di no.
Da quel lontano 1884 la corsa più importante è sempre stata disputata, ncoronando ogni anno il suo Re.
I più vincenti rimangono Federico e Lidia Tesio che però hanno una macchia indelebile nel loro ineguagliabile palmares, non aver iscritto Ribot alla corsa poiché non ritenuto all’altezza ancorché il padre Tenerani glielo regalò nel 1947 ed il nonno Bellini nel 1940. Quel Ribot che fece smettere di galoppare Botticelli uno dei cavalli più amati da Tesio e vincitore del Derby nel 1954.
10 partecipanti appartengono alla linea di sangue di Nearco, gli altri due di Unbreakable … chi la spunterà?
Gli ultimi vincitori sono stati Tuscan Gaze, Tokyo Gold, Ardakan ed appunto Goldenas. I fantini più titolati del terzo millennio risultano essere Cristian Demuro con 5 vittorie, Dario Vargiu e Mirco Demuro con 2 e dall’anno 2000 per ben nove volte gli stranieri hanno espugnato Capannelle. Chiusa la parentesi storica, chi vincerà il Derby n. 141? Tra poco lo sapremo… Il vincitore del Parioli?

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